Principi e finalità etiche e sociali
Cooperazione e sviluppo sostenibile
Sul modello delle CSA (Community Supported Agricolture) il Progetto sperimenta forme di cooperazione comunitaria diretta tra cittadini organizzati in rete e agricoltori, per recuperare sovranità e autodeterminazione sul modo di alimentarsi, superare il modello attuale dell'economia competitiva e speculativa, e passare ad un modello di economia locale sostenibile.
Il Progetto punta alla ricostruzione di un'alleanza tra “Città e Campagna” basata sulla pari dignità di produttori e consumatori per orientare gli stili di vita e ricercare “uscite dalla crisi” attraverso uno sviluppo locale-ecologico-sostenibile, basato sulla cooperazione attiva e partecipata, sulla biodiversità, sulla cura dei terreni impegnati nel progetto a salvaguardia della loro fertilità.
Il partenariato tra produttori (dediti a pratiche agricole naturali, al recupero di cultivar tipici locali, e alla salvaguardia dei territori), trasformatori (artigiani attenti alla qualità e alle tradizioni) e cittadini consumatori “critici e consapevoli” (per questo consum-attori), è formalizzato con la sottoscrizione di un Patto di Economia Solidale.
Il Patto prevede la costituzione di un Fondo di Rischio&Mutualità per i produttori (Fondo di R.&M.), che consiste nel prefinanziamento del 33% dei costi di produzione agricola (i costi per le attività di preparazione terreni e semina): in tal modo i consumattori condividono il rischio imprenditoriale con i produttori. Rischio sempre più alto considerando i cambiamenti climatici che accrescono la vulnerabilità delle piccole aziende che hanno scelto la strada naturale, della bio-eco-sostenibilità.
Il Progetto impegna tutti i partners alla elaborazione di linee guida per definire veri e propri “disciplinari” produttivi condivisi. E' un lavoro in progress, che si arricchisce di anno in anno con la crescita delle relazioni tra gli attori e con l'esperienza accumulata.
Un prezzo trasparente e accessibilità economica alla qualità
Alla base del progetto di filiera il giusto prezzo, per i produttori e per i consumatori, che rispecchi la corretta remunerazione del lavoro e dell’esperienza/competenza, gli “utili d'impresa” a garanzia della continuità per le piccole realtà artigianali coinvolte, e un accesso non per pochi al cibo di qualità, naturale e artigianale.
Per la costruzione di una etichetta trasparente che “comunichi” i costi reali della produzione (da quella agricola alla pastificazione), è stata istituita una prassi di “certificazione partecipata”, che contempla la presenza “sul campo” con il monitoraggio di tutte le fasi e verifiche con analisi di laboratorio, a garanzia della trasparenza e della qualità-eticità-sostenibilità, e per migliorare sempre di più l'intero processo contenendone i costi!
La Costruzione di una Comunità del CIBO
In un’ottica di promozione della sovranità alimentare locale e della biodiversità, il Progetto ha la finalità di una riappropriazione collettiva della produzione di varietà antiche e locali, per riportare la coltivazione del grano nei nostri territori, ed ottenere pasta e pane, protagonisti della nostra tavola, di qualità, etici e sostenibili.
La produzione è correlata ai bisogni e ai desideri della comunità di riferimento, non alle esigenze tecnologiche di produttività e di profitto proprie della trasformazione industriale.
Obiettivo a lungo termine è la costruzione di una comunità che pratichi collettivamente, coerentemente e con lealtà consapevolezza e responsabilità sociale sui temi a fondamento delle relazioni umane e della origine della vita stessa: la madre terra e il seme.
L'esperienza di cooperazione e collaborazione tra soggetti diversi, anche di diversi territori, è allargata sperimentalmente ad altre filiere oltre a quella del grano, per consolidare il supporto economico alle aziende agricole locali co-attori del progetto, e attivare nuovi processi virtuosi. Da qui l'introduzione di un Paniere Cumpanatico: alla produzione del grano duro e tenero, è associata quella dei legumi (colture in rotazione con i cereali sui terreni) e altri prodotti, come i pomodori o l'olio, a completamento del “piatto di pasta Cumapanatico”.
La crescita culturale
A garanzia del futuro del progetto, riveste un ruolo importante la formazione della comunità di Cumpanatico, attraverso la promozione di iniziative divulgative e di approfondimento sui temi pertinenti, con l'ausilio di risorse interne ed esterne.
Informazione e formazione, in altre parole, “cura della comunità” ! Che significa attenzione crescente alla condivisione work in progress delle informazioni relative al progetto, alla produzione/condivisione di materiali documentali, info-grafici-video-foto, di “quaderni informativi” sui temi inerenti (sui grani, sui processi, ecc.), e organizzando incontri e assemblee di confronto ed aggiornamento, per la crescita culturale e di partecipazione di tutti gli aderenti.
La comunicazione interna ed esterna, utilizza i social e non solo: FB, e-mail, gruppo WA, piattaforma SBW, e il sito Web.
La riorganizzazione in atto per un potenziamento della “comunicazione” e dell'accessibilità alle informazioni, va nella direzione che vede tutti i partecipanti come “soggetti attivi” nell'intercettare/ricercare, nei “luoghi definiti” e con gli “strumenti“ scelti, le informazioni e gli aggiornamenti sull'andamento del progetto e sulle sue iniziative. Nell'ottica di una comunicazione/informazione sempre più efficace c'è ancora tanto da fare, anche per sensibilizzare e accrescere l'impegno di tutti ad un utilizzo saggio, sobrio, ed intelligente dei social network.
Partecipazione
La ricostruzione della filiera sostenibile dei grani antichi è frutto di un lavoro di autogestione, fatto di impegno e cooperazione, che coinvolge il “gruppo attivista” di consumattori (che ha cura del Progetto, dedicando tempo e lavoro volontario per la gestione degli aspetti organizzativi, e la soluzione delle criticità/opportunità che di volta in volta si presentano), e tutti gli altri attori, che partecipano alla pari al “tavolo di progetto del laboratorio Cumpanatico”.
Aderire al Progetto Cumpanatico SUD significa :
condividere i principi e valori etici-sostenibili alla sua base;
essere consapevoli e responsabili dei processi avviati/innescati con i partner;
dare sostegno socio-economico alle aziende e ai territori;
fare esperienza della rete di relazioni, valore aggiunto del Progetto, per costruire intorno al cibo una “comunità critica e consapevole”.
L'adesione al Progetto viene formalizzata con la sottoscrizione del Patto da parte di TUTTI gli aderenti e di tutti gli attori.
La firma è un gesto carico di sostanza: atto di partecipazione alla scelta di sostenere il progetto etico e, al contempo, occasione di incontro della Comunità di Cumpanatico.
Gli aderenti possono scegliere come partecipare:
come sostenitori: senza partecipare alla gestione e organizzazione del progetto;
come attori: contribuendo alla gestione del progetto, partecipando in forma volontaria e responsabile alla soluzione delle problematiche organizzative.
Il Patto si rinnova ogni anno e gli aderenti che vogliono continuare a sostenere il Progetto sono chiamati a sottoscriverlo nuovamente.
Al monitoraggio sul campo delle fasi produttive possono partecipare tutti. Per alcune di esse si organizzano incontri conviviali e assembleari, come la festa della semina o del raccolto, occasioni per rinsaldare le relazioni e la “comunità”.